Il Nuovo Regolamento 2016/425 sui Dispositivi di Protezione Individuale
Nel nuovo Regolamento, emanato a marzo dello scorso anno, vengono definiti i requisiti di progettazione e fabbricazione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) all’interno del mercato europeo per garantire sempre una migliore tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.
È ormai da quasi un anno, il 31 marzo 2016, che è stato emanato il Regolamento 2016/425 sulla regolamentazione dei DPI che abroga la Direttiva 89/686/CEE recepita in Italia con il Decreto 475/92.
Lo strumento del Regolamento da diversi anni ha ormai superato quello precedentemente usato della Direttiva per ragioni sia di maggior certezza dei tempi di recepimento, immediati, che di mantenimento del contenuto originario. Nel passato, infatti, non sono stati rari i casi di tempi di recepimento biblici accompagnati spesso da uno stravolgimento del testo originario. A ciò, la Comunità Europea rispondeva con l’apertura di procedure di infrazione, che seppur efficaci, allungavano ancora di più un brodo già annacquato.
Il Regolamento, una volta che diverrà cogente, andrà a mettere ordine in materia di certificazione CE. Infatti, il Regolamento abrogherà la Direttiva 89/686 il 21/04/2018 e gli attestati CE verranno annullati non oltre il 21/04/2023 a meno che non scadano prima di tale data.
Oltre al riordino delle certificazioni, il Regolamento estende il controllo della produzione anche ai DPI di prima categoria, i più semplici e i più utilizzati, per i quali la precedente Direttiva lasciava ai produttori un ampio margine di manovra, tanto che potevano tranquillamente farsi tutto in casa rilasciando solo una dichiarazione di conformità su alcune caratteristiche scelte a loro discrezione.
Il Regolamento introduce anche un concetto tutto nuovo relativo ai DPI “su misura” che vengono in qualche maniera agevolati anche se in futuro ci sarà certamente qualcosa da migliorare. Quindi fra qualche anno, sarà più facile reperire i DPI per quella fascia della popolazione che ha dei difetti fisici (un dito in meno oppure un braccio più lungo di un altro, ecc.) ovvero che non rientra all’interno delle taglie standard perché troppo alti o bassi, grassi, ecc.
Da questa breve disamina si evince che comunque la gestione e la scelta dei DPI da parte dell’azienda risulta essere comunque molto onerosa sia dal punto di vista economico che organizzativo.
Bisogna nche ricordare che ci sono da effettuare tutti i controlli legati alla tracciabilità, funzionalità e al controllo della vetustà dei DPI stessi e quindi al loro smaltimento e sostituzione.
Appare chiaro che solo una formazione efficace e puntuale del personale addetto alla gestione dei DPI può fornire uno strumento vincente per permettere alle aziende di portare a termine questo difficile compito.
In Allegato copia del Regolamento 2016/425.
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Il Nuovo Regolamento 2016/425 sui Dispositivi di Protezione Individuale Nel nuovo Regolamento, emanato a marzo dello scorso anno, vengono definiti i requisiti di progettazione e fabbricazione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) all'interno del mercato europeo per garantire sempre una migliore tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. |
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