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Intossicazione alimentare in alcune scuole abruzzesi
Sicurezza alimentare
Nuovo caso di intossicazione alimentare a inizi giugno in Abruzzo a Pescara dove più di cento persone (la cui maggioranza bambini) si sono registrate al Pronto Soccorso con i sintomi di una presunta intossicazione alimentare.Nuovo caso di intossicazione alimentare a inizi giugno in Abruzzo a Pescara dove più di cento persone (la cui maggioranza bambini) si sono registrate al Pronto Soccorso con i sintomi di una presunta intossicazione alimentare. Al momento le indagini in corso stanno cercando di capire se si tratti di una infezione di origine batterica o virale (pare che l’ipotesi più accreditata sia la prima), e gli accertamenti sono tutt'ora in corso.
Nel mirino le mense scolastiche e i centri che producono il cibo che arriva nei piatti dei bambini e degli adulti che lavorano nelle scuole.
Parallelamente al ricovero dei bambini nel reparto di Pediatria, sono state avviate le indagini epidemiologiche da parte dei Carabinieri del Nas di Pescara mandati dalla ASL nei centri cottura che servono le mense della città. Nonostante indagini veloci e molto accurate, sin dall'inizio è stato difficile poter definire con esattezza la causa del contagio. Si è parlato di malori gastrointestinali causati da consumo di uova. Poi si è escluso contagio da salmonella. Trattandosi di bambini e di scuole, l’attenzione è massima da parte di tutti sin dal giorno del presunto contagio.
Il numero dei bambini contagiati non è certo ma potrebbe essere molto esteso, così come il giorno o il periodo esatto del contagio. E’ anche molto difficile risalire a quale sia l’eventuale cibo infetto. Alcuni bambini si sarebbero sentiti male un paio di giorni prima del presunto giorno della emergenza segnalata.
La società che gestisce il servizio di refezione scolastica delle mense cittadine, sostiene di essere assolutamente in regola con le ispezioni che sono state effettuate presso i propri centri di preparazione e cottura degli alimenti. Le ispezioni avrebbero dichiarato che il centro dove vengono preparati i pasti è conforme nel rispetto delle norme igieniche, delle procedure di Autocontrollo e delle schede di monitoraggio. La società sostiene che l’intossicazione potrebbe essere collegata non tanto alla questione della somministrazione del cibo, bensì al consumo dell’acqua corrente. E cita a tale proposito una ordinanza del Comune di Pescara degli inizi di Ottobre 2017 in cui era vietato l’utilizzo di acqua destinata al consumo umano (acqua da bere e acqua da utilizzare per la preparazione di alimenti e bevande) nell’area in cui si trovano due dei plessi scolastici in cui è avvenuta l’intossicazione.
Sempre la stessa società conferma la totale estraneità al contagio anche in virtù del fatto che i pasti previsti nei giorni dell’intossicazione, non prevedevano alimenti direttamente correlati a quelli che possono veicolare l’infezione da Campylobacter.
Il gestore idrico non ha aspettato a rispondere a queste ipotesi sulla non sicurezza dell’acqua potabile, ricordando che a inizi giugno sono state fatte le analisi dell’acqua di routine, estendendo la ricerca anche ai batteri di Campylobacter e Salmonella. Nonostante le indagini siano ad oggi ancora in corso, il gestore idrico conferma l’assenza di carica batterica nell'acqua distribuita e pertanto la totale estraneità alla intossicazione di cui stiamo parlando.
Ancora una volta è in ogni caso importante ricordare tutte le regole base per quanto riguarda la preparazione e manipolazione degli alimenti che finiscono poi sulle tavole dei consumatori. Anche le regole che a prima vista sono banali come il lavaggio frequente delle mani (le mani vanno lavate con acqua calda e sapone per almeno 20 secondi). Nei centri in cui il cibo viene manipolato, preparato e cotto, è importante utilizzare guanti monouso. Avere l’accortezza di indossare grembiuli adatti all’uso, raccogliere i capelli in cuffie, tenere unghie corte e pulite e non indossare anelli o altri gioielli. Anche questi piccoli accorgimenti a prima vista banali, sono fondamentali per evitare la veicolazione di batteri nel cibo.
Non meno importanti le corrette procedure di pulizia del luogo in cui viene lavorato il cibo e degli utensili utilizzati. I passi corretti prevedono una prima rimozione generale dello sporco, un lavaggio con i detergenti adatti alla circostanza, un primo risciacquo, una disinfezione totale, un secondo risciacquo e una asciugatura totale utilizzando materiale monouso che poi va gettato. Gli utensili vanno spesso lavati e anche sostituiti (spugne, stracci e strofinacci sono per esempio i luoghi ideali in cui si annidano i batteri).
Il luogo in cui viene preparato il cibo deve anche essere protetto da insetti di vario tipo utilizzando per esempio finestre con retine, contenitori con chiusura ermetica dove i cibi non vanno assolutamente mescolati. E’ importantissimo anche lo smaltimento veloce dei rifiuti che va fatto in maniera corretta separando ogni genere di scarto.
Trattandosi di alimenti, vanno anche evitate con molta cura le contaminazioni dirette (contatto fra alimenti di diverso tipo) ed indirette (contatto fra utensili). I cibi cotti e crudi vanno chiaramente separati così come vanno tenuti lontani cibi di tipo diverso. Piccole e grandi attenzioni possono certamente evitare conseguenze gravi e non per la salute delle persone attenendosi a principi di buon senso e alla normativa in materia che definisce le linee guida nei processi di lavorazione e somministrazione del cibo.
Nel mirino le mense scolastiche e i centri che producono il cibo che arriva nei piatti dei bambini e degli adulti che lavorano nelle scuole.
Parallelamente al ricovero dei bambini nel reparto di Pediatria, sono state avviate le indagini epidemiologiche da parte dei Carabinieri del Nas di Pescara mandati dalla ASL nei centri cottura che servono le mense della città. Nonostante indagini veloci e molto accurate, sin dall'inizio è stato difficile poter definire con esattezza la causa del contagio. Si è parlato di malori gastrointestinali causati da consumo di uova. Poi si è escluso contagio da salmonella. Trattandosi di bambini e di scuole, l’attenzione è massima da parte di tutti sin dal giorno del presunto contagio.
Il numero dei bambini contagiati non è certo ma potrebbe essere molto esteso, così come il giorno o il periodo esatto del contagio. E’ anche molto difficile risalire a quale sia l’eventuale cibo infetto. Alcuni bambini si sarebbero sentiti male un paio di giorni prima del presunto giorno della emergenza segnalata.
La società che gestisce il servizio di refezione scolastica delle mense cittadine, sostiene di essere assolutamente in regola con le ispezioni che sono state effettuate presso i propri centri di preparazione e cottura degli alimenti. Le ispezioni avrebbero dichiarato che il centro dove vengono preparati i pasti è conforme nel rispetto delle norme igieniche, delle procedure di Autocontrollo e delle schede di monitoraggio. La società sostiene che l’intossicazione potrebbe essere collegata non tanto alla questione della somministrazione del cibo, bensì al consumo dell’acqua corrente. E cita a tale proposito una ordinanza del Comune di Pescara degli inizi di Ottobre 2017 in cui era vietato l’utilizzo di acqua destinata al consumo umano (acqua da bere e acqua da utilizzare per la preparazione di alimenti e bevande) nell’area in cui si trovano due dei plessi scolastici in cui è avvenuta l’intossicazione.
Sempre la stessa società conferma la totale estraneità al contagio anche in virtù del fatto che i pasti previsti nei giorni dell’intossicazione, non prevedevano alimenti direttamente correlati a quelli che possono veicolare l’infezione da Campylobacter.
Il gestore idrico non ha aspettato a rispondere a queste ipotesi sulla non sicurezza dell’acqua potabile, ricordando che a inizi giugno sono state fatte le analisi dell’acqua di routine, estendendo la ricerca anche ai batteri di Campylobacter e Salmonella. Nonostante le indagini siano ad oggi ancora in corso, il gestore idrico conferma l’assenza di carica batterica nell'acqua distribuita e pertanto la totale estraneità alla intossicazione di cui stiamo parlando.
Ancora una volta è in ogni caso importante ricordare tutte le regole base per quanto riguarda la preparazione e manipolazione degli alimenti che finiscono poi sulle tavole dei consumatori. Anche le regole che a prima vista sono banali come il lavaggio frequente delle mani (le mani vanno lavate con acqua calda e sapone per almeno 20 secondi). Nei centri in cui il cibo viene manipolato, preparato e cotto, è importante utilizzare guanti monouso. Avere l’accortezza di indossare grembiuli adatti all’uso, raccogliere i capelli in cuffie, tenere unghie corte e pulite e non indossare anelli o altri gioielli. Anche questi piccoli accorgimenti a prima vista banali, sono fondamentali per evitare la veicolazione di batteri nel cibo.
Non meno importanti le corrette procedure di pulizia del luogo in cui viene lavorato il cibo e degli utensili utilizzati. I passi corretti prevedono una prima rimozione generale dello sporco, un lavaggio con i detergenti adatti alla circostanza, un primo risciacquo, una disinfezione totale, un secondo risciacquo e una asciugatura totale utilizzando materiale monouso che poi va gettato. Gli utensili vanno spesso lavati e anche sostituiti (spugne, stracci e strofinacci sono per esempio i luoghi ideali in cui si annidano i batteri).
Il luogo in cui viene preparato il cibo deve anche essere protetto da insetti di vario tipo utilizzando per esempio finestre con retine, contenitori con chiusura ermetica dove i cibi non vanno assolutamente mescolati. E’ importantissimo anche lo smaltimento veloce dei rifiuti che va fatto in maniera corretta separando ogni genere di scarto.
Trattandosi di alimenti, vanno anche evitate con molta cura le contaminazioni dirette (contatto fra alimenti di diverso tipo) ed indirette (contatto fra utensili). I cibi cotti e crudi vanno chiaramente separati così come vanno tenuti lontani cibi di tipo diverso. Piccole e grandi attenzioni possono certamente evitare conseguenze gravi e non per la salute delle persone attenendosi a principi di buon senso e alla normativa in materia che definisce le linee guida nei processi di lavorazione e somministrazione del cibo.
Prossimi Corsi di formazione
Le date dei corsi presenti nel calendario si intendono come definitive e confermate.
Per maggiori informazione la nostra segreteria è disponibile telefonicamente e attraverso email dal lunedi al venerdi dalle 8.30 alle 17.30.
Corso | Date | Orari | Addetto Antincendio | Rischio Medio 10 Dicembre 2024 | 9:00-18:00 | Aggiornamento Antincendio | (Agg.) Rischio Medio (L2): martedì 10 Dicembre 2024 | 12:00-18:00 | Addetto Primo Soccorso | Giovedì 5 e Giovedì 12 Dicembre 2024 (sessione straordinaria) | 9:00-18:00 e 9:00-13:00 | Aggiornamento Primo Soccorso | Giovedì 12 Dicembre 2024 (sessione straordinaria) | 09:00-13:00 | RLS | Mercoledì: 05, 12, 19, 26 Marzo 2025 | 9:00-18:00 | Aggiornamento RLS | Agg RLS (4 ore): Lunedì 9 Dicembre 2024 | 09:00-13:00 | Preposto alla sicurezza | Mercoledì 5 Marzo 2025 | 9:00-18:00 | Dirigente per la sicurezza | Mercoledì 5 e 12 Marzo 2025 | 9:00-18:00 | Lavoratori | Aggiornamento Lavoratori 9 Dicembre 2024 | 9:00-16:00 |
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