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I Rapporto Annuale ANMIL sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
I Rapporto Annuale ANMIL sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
In questo 2017, l’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Invalidi e Mutilati del Lavoro) entra a pieno titolo tra gli attori primari della sicurezza. E dopo 74 anni di storia è cosa buona e giusta.
Il I Rapporto Annuale sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro si articola in sei sezioni, suddivise per capitoli, all’interno delle quali vengono riportate le novità più significative in materia di salute e sicurezza del lavoro, pubblicate tra la prima metà del 2015 e la seconda metà del 2016.
Riguardo alle novità legislative introdotte sia con il Job Acts che con altre normative, il Rapporto approfondisce i temi della trasmissione, a cura del Medico competente, dei dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori e della prossima implementazione del SINP (Sistema Nazionale Informatico per la Prevenzione).
Sul tema del ruolo delle rappresentanze sindacali, l’ANMIL si avvale di un interessante studio anglosassone del Trade Union Congress (TUC), che ha pubblicato una stima del risparmio della spesa pubblica in relazione al tasso di sindacalizzazione aziendale.
Interessante la posizione assunta dall’ANMIL in merito all’importanza della formazione obbligatoria. Il Rapporto, oltre a descrivere puntualmente tutte le novità apportate dal nuovo accordo Stato – Regioni, rende nota quale sia la filosofia dell’Associazione in merito alla formazione obbligatoria. Innanzitutto, essendo il rapporto principalmente indirizzato ai mutilati agli invalidi sul lavoro, seppur fruibile anche da tutti gli altri lavoratori, i primi vengono inviatati a portare la loro testimonianza durante le sessioni formative. Queste, a giudizio dell’ANMIL e anche secondo noi, non devono essere solo un mero adempimento formale, ma bensì risultare efficaci all’abbassamento dell’indice infortunistico e essere basate su metodologie didattiche coinvolgenti, capaci di incidere positivamente sui comportamenti dei lavoratori.
Degno di nota è anche quanto riportato relativamente allo studio europeo condotto dall’EU-OSHA, dove sono enumerati i nuovi rischi legati all’invecchiamento progressivo della popolazione lavorativa con la relativa posticipazione dell’età pensionabile.
Il Rapporto si sofferma anche sulle problematiche inerenti le differenze di genere, denunciando che “le donne sono maggiormente esposte ad artrosi, cancro al seno, ed osteoporosi”.
Molto particolareggiata è anche l’analisi ai fini prevenzionistici dei differenti settori di attività, come: i cantieri, il lavoro marittimo, la sanità e le PMI. In questa sezione il lettore potrà trovare tutte le risposte in merito alla fornitura di calcestruzzo, piuttosto che alle punture da ago e alle ferite da taglio che si possono verificare nelle strutture sanitarie, piuttosto che alla riduzione dei premi INAIL.
Stesso discorso, in merito all’accuratezza dell’analisi, vale anche per la disamina dei rischi particolari presenti nella sezione successiva del Rapporto, dove si illustrano: i lavori ad alto rischio, le sostanze pericolose, lo stress lavoro correlato, ecc.
In conclusione, possiamo dire che il I Rapporto ANMIL sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro ha centrato l’obiettivo. Si tratta di un compendio ben strutturato contenente tutte le novità in materia pubblicate tra il 2015 e il 2016. In allegato stavolta solo l’abstract del Rapporto, la versione integrale può essere richiesta, gratuitamente, direttamente all’ANMIL.
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I Rapporto Annuale ANMIL sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro L’ANMIL pubblica nel 2017 il suo primo rapporto annuale. I contenuti spaziano dalle semplificazioni del D.Lgs.81/08 alla formazione obbligatoria. Molti gli spunti interessanti presenti. |
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