Emergenza aviaria in Italia
Torna attuale il tema della influenza aviaria e questa volta in Italia con focolai individuati sia al Nord nella provincia di Milano sia al Centro in provincia di Roma.
Già l’anno passato, diversi focolai di influenza aviaria si manifestarono in maniera dirompente in alcuni paesi del Nord Europa fra cui Francia, Olanda e Germania con relativa conseguenza di un importante abbattimento di pollame ed oche. Ci fu un forte richiamo all’attenzione dei consumatori perché i focolai di aviaria rapidamente si estesero anche a numerosi altri paesi europei. Pochi casi invece furono riscontrati sul territorio italiano (a fine dicembre 2016 un’anatra fu trovata morta in Friuli e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie confermò che l’animale morto era risultato positivo a un virus influenzale tipo A, sottotipo H5N5). In relazione alla drammatica situazione europea, l’Italia decise di emanare forti disposizioni in materia di controllo degli allevamenti industriali di pollame e di attività di vigilanza veterinaria.
Nello stesso periodo un virus ancora più violento di quello che circolava in Europa, si estese a macchia d’olio in Asia. Nonostante un imponente abbattimento di pollame in Cina, Hong Kong e Corea del Sud, il virus H7N9 contagiò alcune persone. Fortunatamente le morti furono poche, ma quanto bastava per lanciare un allarme a livello internazionale.
Ma cosa è l’influenza aviaria? Si tratta di un’infezione virale molto contagiosa. I volatili, in particolare quelli selvatici sono il punto di partenza di questa infezione. Gli uccelli che hanno questo virus non sempre si ammalano ma sono portatori sani e possono contagiare altri animali quali i volatili domestici (il virus viene principalmente passato attraverso il contatto delle feci). E a questo punto della catena, il rischio per la specie umana diviene reale con la concreta possibilità di contagio fra gli uomini e con possibili conseguenze per la salute delle persone.
La causa della influenza aviaria è il Virus Influenzale di tipo A con numerosi sottotipi che si manifestano in maniera diversa. I volatili selvatici sono considerati i principali elementi di contagio proprio perché dopo attente analisi, si è scoperto che sono portatori del Virus di tipo A e di tutti i sottotipi ad oggi conosciuti.
Il più temibile, che ha anche avuto conseguenze mortali per l’essere umano, è il virus A/H5N1 che è stato riscontrato in numerosi paesi asiatici e anche Russia. Gli studiosi temono che a causa delle migrazioni dei volatili, il virus possa in ogni momento provocare contagi in aree geografiche lontane dal punto di partenza.
In generale l’uomo non si ammala di 'influenza aviaria, pur esistendo casi isolati di infezioni umane. La malattia può insorgere nel caso di contatto diretto con animali infetti. Inoltre, la letteratura scientifica non evidenzia casi di contagio a seguito di consumo di carni e uova ben cotti. I soggetti più a rischio non sono solo quelli che lavorano in maniera diretta con animali possibilmente infetti, ma anche quelli che consumano alimenti crudi o poco cotti e chi vive in contesti socio culturali con condizioni igieniche inadeguate. L’attenzione da parte degli enti di controllo a questa problematica della influenza aviaria è di evitare sostanzialmente il rischio di una pandemia.
Trattandosi di alimentazione e persone, è importante che vengano adottate tutte le misure di sicurezza alimentare dalla manipolazione alla preparazione e somministrazione dei prodotti destinati all’uomo. Chi si occupa della produzione e della vendita di prodotti che poi vengono acquistati e mangiati, deve rispettare normative e indicazioni igienico-sanitarie.. D’altra parte, anche il consumatore ha le sue responsabilità nello scegliere e consumare prodotti alimentari che rispettino i requisiti di base e siano tracciabili e riconducibili al punto di partenza. Si apre, dunque, un altro importante capitolo sulla sicurezza alimentare e la tracciabilità degli alimenti che desta forte interesse a livello europeo e nazionale.
I recenti casi di cronaca hanno riportato alla ribalta questa tematica della influenza aviaria. In tempi più recenti, in allevamenti del Nord Italia (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia), sono stati trovati animali infetti di influenza aviaria di tipo H5N8. Honk Kong che negli ultimi mesi ha importato proprio da queste zone tonnellate di pollame e uova, ha immediatamente interrotto le importazioni per evitare un rischio epidemiologico fra i propri cittadini.
Mentre, proprio degli ultimi giorni, la notizia di un focolaio di influenza aviaria del sottotipo H5N8 in provincia di Roma, a seguito della quale sono state istituite due zone speciali di protezione dell’area interessata.
Concludiamo dicendo che pur non essendo il caso di creare grossi allarmismi, è importante sapere dell’ esistenza della influenza aviaria, per modificare le nostre abitudini alimentari e rispettare maggiormente le normative igienico-sanitarie avendo come rifermento sia gli organi istituzionali preposti sia consulenti competenti in materia di sicurezza alimentare.
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Corso | Date | Orari | Addetto Antincendio | Rischio Medio (L2): Martedì 14 Gennaio 2025 | 9:00-18:00 | Aggiornamento Antincendio | (Agg.) Rischio Medio (L2): Martedì 14 Gennaio 2025 | 12:00-18:00 | Addetto Primo Soccorso | Giovedì 9 e Giovedì 16 Gennaio 2025 | 9:00-18:00 e 14:00-18:00 | Aggiornamento Primo Soccorso | Giovedì 16 Gennaio 2025 | 14:00-18:00 | RLS | Mercoledì: 05, 12, 19, 26 Marzo 2025 | 9:00-18:00 | Aggiornamento RLS | Agg. RLS (4 ore): Lunedì 10 Marzo 2025 | 9:00-13:00 | Preposto alla sicurezza | Mercoledì 5 Marzo 2025 | 9:00-18:00 | Dirigente per la sicurezza | Mercoledì 5 e 12 Marzo 2025 | 9:00-18:00 | Lavoratori | Aggiornamento Lavoratori: Lunedì 10 marzo 2025 | 9:00-16:00 |
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